Condividi su

Una serata per incontrarsi, fare festa, ricordare la GMG di Lisbona e le esperienze estive di servizio e formazione negli oratori e ripartire. E’ la proposta per l’avvio dell’anno di pastorale giovanile, l’incontro che tradizionalmente segna la partenza dei cammini di gruppo e delle attività nelle parrocchie. Una serata durante la quale risuoneranno le parole che papa Francesco ha rivolto ai ragazzi di tutto il mondo: “Chi ama vola”. Sarà questo, infatti, il filo rosso delle proposte per i giovani nell’anno pastorale 2023-2024. Sabato 23 settembre a Briga Novarese sarà presentato a tutti i giovani e agli operatori di pastorale giovanile degli oratori della diocesi.

L’appuntamento per tutti è alle ore 17, per un pomeriggio in cui scoprire le proposte per il prossimo anno e ricordare la Gmg di Lisbona e le esperienze estive negli oratori. Seguiranno la cena al sacco, con il concerto della band “I Vinile” e la presentazione del tema dell’anno con il vescovo Franco Giulio Brambilla.

IL TEMA

«850 giovani della nostra diocesi hanno preso parte all’incontro mondiale con il papa in Portogallo quest’estate: da quelle giornate, da quello che abbiamo vissuto e ascoltato a Lisbona vogliamo ripartire – spiega don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile -. Lo faremo mettendo al centro del nostro cammino – una proposta da declinare nelle attività formative negli oratori – le parole del papa, pronunciate a Parque Tejo il 5 agosto: “Viene da chiedersi: perché Maria si alza e va in fretta dalla cugina? Certo, ha appena saputo che la cugina è incinta, ma anche lei lo è: perché allora andare se nessuno gliel’aveva chiesto? Maria compie un gesto non richiesto e non dovuto; Maria va perché ama e “chi ama vola, corre lietamente”.

Non manca, però il riferimento alle parole raccolte durante la Route di giugno. «A Boca, a inizio estate, i giovani hanno espresso il bisogno di ascolto in famiglia, di tempo e attenzione vera da parte dei loro genitori. Hanno chiesto insegnanti capaci di aiutarli a scoprire i loro doni e le loro passioni. Hanno bisogno di amici che siano punti di riferimento. Sentono la necessità di maestri di speranza, persone mature e adulte che mostrino con l’esperienza che esiste una luce alla fine di qualsiasi tunnel. Hanno bisogno di sacerdoti, consacrati e laici capaci di accompagnamento spirituale regolare e di offrire esperienze di vita e di fede – ricorda don Gianluca De Marco -. Il Papa ha invitato i giovani spesso turbati dal futuro del pianeta, dai loro limiti e dalle attese degli altri (in particolare gli adulti) e dalla possibilità di sbagliare, a non gettare la spugna, ricordando che sono chiamati a qualcosa di più, ad un decollo senza il quale non c’è volo».

IL CAMMINO NEGLI ORATORI

Tre parole per guidare nel cammino personale e di gruppo quest’anno: “brillare”, “ascoltare”, “non avere paura”. Sono le tre “parole” che il Papa, nell’omelia della Messa finale della GMG, ha chiesto ai giovani di portare a casa, nelle quali troviamo sintetizzati tutti i discorsi che ha offerto nelle giornate a Lisbona e che scandiscono il sussidio proposto ai giovani per l’Anno pastorale 2023-24. Per ciascuno sono stati preparati dei contenuti a disposizione degli educatori.

«Il tema e il suo sussidio sono una proposta per continuare ciò che alla GMG è iniziato – perché questa esperienza non resti una parentesi – e camminare insieme con i giovani della Diocesi – conclude don De Marco -. Qui sono offerti delle indicazioni e degli spunti che non vogliono essere esaustivi o spegnere la creatività degli educatori. Sono appunto degli spunti, quindi tanta libertà nel prendere, approfondire, aggiungere dando prima di tutto attenzione ai ragazzi – ai volti – che avete davanti».

L’articolo sul nostro settimanale in edicola venerdì 15 settembre con altre notizie dal territorio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui

Condividi su

Leggi anche

In Primo Piano

Il “Cammino delle colline novaresi”, traino per il turismo

Gianni Cometti

Foto di Janno Nivergall da Pixabay
In Primo Piano

Tra gli industriali di Novara e della Valsesia prevale il pessimismo

Claudio Andrea Klun