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Un’avventura che va avanti dal 2013: con una serie di appuntamenti dedicati al tema della mafia è ripartita domenica scorsa a Varallo la nuova stagione di “Un incantevole XXV aprile”, proposta oramai tradizionale dell’associazione culturale “Fiorile e Messidoro”. La vita di questo affiatatissimo gruppo segue in parallelo il progetto di recupero del salone XXV Aprile, ex salone delle feste dello Splendid park hotel (oggi sede dell’Istituto professionale alberghiero “Giulio Pastore”) ed ex chiesa della Consolata, che pazientemente è stato portato a nuova vita dallo stato di semi-abbandono in cui si trovava.
E proprio “Un incantevole XXV aprile”, nelle sue varie edizioni, è stato il propulsore principale del progetto: «Nell’estate del 2013 abbiamo preso la sala dal comune – racconta Costanza “Titti” Daffara, presidente di “Fiorile e Messidoro” – e già nell’autunno dello stesso anno abbiamo fatto la prima rassegna. È un appuntamento continuativo: si fanno altre cose, produzioni, spettacoli, laboratori, però la rassegna è stata un po’ il filo conduttore dell’associazione all’interno del Salone». Gli spettacoli di “Un incantevole XXV aprile” consistono in letture interpretate tratte da libri famosi, a cui si accosta la proiezione di spezzoni delle riduzioni cinematografiche dei libri stessi: ogni anno la rassegna segue un tema diverso, trattando anche scottanti questioni sociali come appunto il problema delle mafie; Daffara e Luigi Gabriele Smiraglia si occupano di selezionare i libri e le pellicole e di allestire gli spettacoli, che poi vengono realizzati con la collaborazione di alcuni “lettori” specializzati. «Questa formula particolare è nata per il fatto che, quando noi abbiamo preso il salone, eravamo associati con un’altra associazione che trattava prettamente di cinema, che poi invece si è sciolta. Queste due associazioni, una dedicata al teatro e l’altra al cinema, cercavano qualcosa che mettesse insieme le due arti performative, quindi si è pensato a questo “format”, per creare una specie di stimolo alla lettura e alla visione di grandi classici o di testi magari un po’ meno conosciuti».
“Fiorile e Messidoro”, oltre alla rassegna, si occupa anche di realizzare laboratori teatrali e ospita nel salone altre attività non solo legate al teatro, quali corsi di yoga o di disegno. Al momento l’associazione ha lanciato una serie di “crowdfounding” allo scopo di raccogliere il materiale necessario per realizzare un vero palcoscenico all’interno del Salone.

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