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I critici dicono che il Venerdì Santo di Romagnano è un esempio di “teatro itinerante”. Il che significa che gli attori si muovono in una processione che si snoda da un angolo all’altro della cittadina con soste appropriate per recitare un pezzo della Passione di Cristo. I luoghi sono scelti in funzione dell’episodio da proporre al pubblico. Un angolo di bosco è adatto per ambientare l’impiccagione di Giuda. La strada – in salita – in direzione di Borgomenero è appropriata per dare il senso della “via dolorosa” verso il calvario.

Le manifestazioni si dipanano per tre giorni – dal giovedì al sabato santo – seguendo la scansione evangelica. Da qualche anno gli organizzatori propongono una specie di replica la sera del giorno di Pasqua.
La prima scena, giovedì 6 aprile, alle 21, in piazza Cavour, presenta il Sinedrio che cospira per catturare Gesù. Il teatro si sposa poi nel piazzale del collegio Curioni dove si recita l’ultima cena.
La “gobba” del parco della Rimembranza è adatto per rappresentare la preghiera nell’orto degli ulivi e la cattura di Gesù.

Il venerdì 7 aprile, con inizio alle 14,30 le scene della “passione” vera e propria. In piazza Cavour, i sacerdoti del Sinedrio processano Gesù. L’episodio è raccontato in due tempi teatrali nell’intervallo dei quali si svolge la scena del rinnegamento di San Pietro. Attori e pubblico si spostano sul piazzale d’ingresso di villa Caccia per l’impiccagione di Giuda.

Ancora un trasferimento in piazza Libertà dove un palco costruito su tre rimorchi ospita il pretorio di Pilato e la reggia di Erode che cercano di rimpallarsi la responsabilità di decidere la sorte del Cristo. Gesù viene flagellato e presentato alla folla: “ecce homo”. Da lì comincia la salita al Calvario lungo via Martiri fino al Parco della Rimembranza. Lì si svolgono le scene che hanno per protagonisti il Cireneo, le Pie donne e la Madonna. La Crocifissione conclude le rappresentazioni della giornata.

Il sabato 8 aprile alle 21 si riprende in piazza Cavour con i sacerdoti del Sinedrio preoccupati che qualcuno voglia trafugare il cadavere di Gesù millantandone poi la resurrezione. In piazza Libertà incontro con Pilato al quale chiedono le guardie per sorvegliare il sepolcro. Nel piazzale del collegio Curioni va in scena l’angoscia del cenacolo con gli apostoli impauriti. E poco dopo, dall’alto del parco della Rimembranza le note – liberatorie – dell’alleluja che certifica la resurrezione di Gesù.

Il giorno di Pasqua 9 aprile, a cominciare dalle 20,30 in piazza Cavour per terminare alle 23 al parco della Rimembranza un riassunto “esteso” della tre giorni.

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