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Quante sono le “meraviglie” custodite in piccoli – e talvolta piccolissimi – musei? Memorie di storia e di cultura popolare spesso ospitate in locali che – di per sé – meriterebbero di essere visitati.

Centoventi di questi tesori trovano illustrazione in un volume (250 pagine in carta patinata) edito dal distretto 204 dell’Inner Wheel e stampato dalla tipolitografia Ala di Arona. Pagine curiose e riferimenti accattivanti.

C’è un museo dedicato agli emigranti (a Roasio) e uno che raccoglie le immagini votive (a Parma). Si possono trovare i vecchi strumenti utilizzati nei laboratori dell’oro (a Salussola) e quelli che servivano per la navigazione (a Bellagio). Ci sono raccolte di ceramiche, reperti etnografici e raccolta di fossili. Saluzzo propone “memorie carcerarie”; Vigevano i ricordi di Leonardo da Vinci e Mareglio le glorie del ciclismo.

La pubblicazione si deve all’iniziativa di Titti Fusi Parachini alla quale l’idea è venuta in occasione della sua nomina alla carica di Governatrice del distretto che comprende Piemonte, Lombardia, Liguria e un pezzo di Emilia.

“Visitando i 44 club – conferma – mi ospitavano in luoghi che non conoscevo e che mi stupivano. Spesso le nostre riunioni avvenivano proprio nei musei fra cimeli preziosi il più delle volte testimoni di attività del luogo. La decisione è venuta di conseguenza. Perché non raccogliere tutte queste suggestioni, metterle in fila e proporle al pubblico più?”

Perciò, terminato l’impegno di Governatrice, con l’incarico di Chairman (e la collaborazione dei membri del comitato Marinella Faletto Foscale, Margherita Dellavia Landra, Caterina Perino e Cristina Petrignani Roggia) ha affrontato la fatica di contattare, coordinare, selezionare e dare forma di stampa a queste realtà. Va da sé che il volume, pur amplissimo, non esaurisce le bellezze di queste zone al cento per cento. Ma il lavoro potrà avere un seguito con aggiornamenti via via più puntuali.

Il libro delle “Meraviglie Nascoste” è un tributo al merito di tanti volontari (perché, a custodire questi tesoti del passato, non ci sono stipendi e spesso nemmeno rimborsi spese) ma anche un’indicazione per i turisti che visitano l’Italia.

“Riflettevo – conviene Titti Fusi – che i giorni di permanenza media di soggiorno sono minori che in altre zone magari meno appetibili. Abito ad Arona e, a tutta prima, uno può pensare che, visto il castello di Angera, fatto un giro per le isole Borromee e fotografato il monumentale Sancarlone, non ci sia niente altro. Invece, esistono altre realtà poco segnalate che meritano una visita”.

Chi può immaginare che Milano (all’11 di via Settembrini) esiste un “museo delle illusioni”? Che a Torino (in strada Bertolla all’Abbadia di Stura) se ne trova un altro dedicato “al segno e alla scrittura”? E che (a Cerano d’Intelvi) raccolgono reperti di “stucco e scagliola”?

Due pagine dedicate ai piccoli grandi tesori, vere e proprie “meraviglie nascoste” sul territorio dall’Ossola al Novarese, come il Museo di Meina, il Museo del Paesaggio del Verbano, l’Archeomuseo di Arona, il Museo storico Rossini di Novara, il Museo del Calzolaio di Gargallo sul settimanale  in edicola da venerdì 3 febbraio 2023. I settimanali sono disponibili anche online.

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