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«In questi otto anni il Circolo dei lettori di Novara è diventato un luogo di incontro importante e, soprattutto, un centro propulsore del libro. Novara e la nostra realtà vanno in controtendenza rispetto a coloro che dicono che il nostro è un Paese che non legge».

A parlare è Paola Turchelli, responsabile della sede di Novara del Circolo dei Lettori, realtà che, legata alla Fondazione Circolo dei Lettori di Torino e alla Regione, ha aperto nel 2015.

«Ogni giorno vediamo un passaggio medio ai nostri eventi di 50 persone, presenze che raggiungono le 400 unità – prosegue – con i grandi appuntamenti, come il festival “Scarabocchi” o i “Dialoghi con la scienza”. Ogni mese sono almeno 1.500 le persone che visitano i nostri spazi, per ascoltare scrittori, giornalisti, autori o partecipare ai gruppi di lettura».

Il libro, quindi, è vivo più che mai: si evolve e continua a esistere, a essere letto e cercato. «Noi vediamo i cambiamenti e ci accorgiamo di come vivere senza letteratura non sia possibile – riprende Turchelli – Non si può stare senza le parole di scrittori e scrittrici. Nella costruzione del sé è fondamentale quanto leggiamo sui libri, quanto ci fanno vivere. Se si continua a lavorare nella direzione che abbiamo intrapreso a Novara sono sicura che il libro continuerà a vivere. Si dice che ci si può curare con i libri. Lo penso anch’io. Quello che è certo – rileva – è che intorno alle parole degli scrittori, come anche dei giornalisti, ci sia una lezione di democrazia molto alta».

Altri approfondimenti sulla Giornata mondiale del libro, con scrittori, editori, il direttore della biblioteca civica Negroni e librerie.

Il servizio sul nostro settimanale in edicola da venerdì 21 aprile, e disponibile anche online.

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