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Trasformare un problema in un’opportunità di lavoro e di realizzazione personale. Questa è stata l’esperienza di Gabriella Colangeli, creatrice di un laboratorio casalingo per la preparazione di specialità senza glutine, il cui nome suona come un invito: “A casa mia”.
Gabriella, originaria della Puglia, dove il cibo gioca un ruolo primario nella cultura del territorio, è da sempre appassionata di cucina. Perciò, quando al figlio Marco viene diagnosticata la celiachia, inizia ad informarsi sull’alimentazione senza glutine. Dopo il trasferimento a Galliate, entra a far parte dell’Associazione Italiana Celiachia, fino a diventar vicepresidente regionale.

“Questa esperienza mi è servita per capire i problemi legati alla celiachia, ad esempio le difficoltà di un bambino a partecipare alle feste perché non può mangiare la torta come gli altri o dell’adolescente che non se la sente di uscire alla sera perché non può farsi una pizza con gli amici. Il cibo è integrazione, convivialità, soprattutto per i giovani.” Spiega Gabriella. La svolta arriva, quando, durante il periodo del Covid, su incarico dell’Associazione, tiene un corso on line sulla preparazione dei bomboloni gluten-free. Capisce di aver trovato la sua strada: realizzare qualcosa di buono che vada bene per tutti, celiaci o no. Così inizia a lavorare presso una gastronomia per acquisire tutte le competenze necessarie alla preparazione degli alimenti da un punto di vista professionale riuscendo a coinvolgere i suoi datori di lavoro nella sfida di trasformare la loro attività in una gluten-free.

L’effetto è un’immediata ricaduta sulla clientela che si arricchisce di tante persone celiache. Ma non finisce qui, perché Gabriella viene a conoscenza della possibilità di poter aprire una Home Food, un’attività imprenditoriale che si svolge in ambito domestico. “Sono partita dall’idea che senza glutine non significa senza gusto e che tutti possono apprezzare quello che preparo. Una cucina senza glutine deve avere però uno studio di base. Bisogna trovare il giusto bilanciamento delle farine in modo da garantire un risultato pressoché uguale a quello prodotto con il glutine ed evitare la tendenza a sbriciolarsi degli alimenti senza glutine. Oggi penso di aver raggiunto il mio scopo perché i miei dolci sono apprezzati da tutti e nessuno si accorge della differenza. Nel mio laboratorio si possono ordinare preparazioni dolci o salate e la soddisfazione più bella è sentire persone che non potevano permettersi certi cibi riuscire finalmente a gustarseli, come i maritozzi che ho preparato per la festa della mamma”. Conclude Gabriella.

Per chi fosse interessato, telefonare al numero: 3534645478 o inviare una mail a: [email protected]

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