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Una giornata per mettere al centro il tema delle vocazioni, con una particolare attenzione a quelle sacerdotali, e per fare conoscere alle comunità la realtà del Seminario diocesano. Anche quest’anno, il 28 gennaio, nella prima domenica dopo san Gaudenzio, torna la Giornata del Seminario celebrata nelle comunità parrocchiali, che idealmente chiude il mese che in diocesi è dedicato proprio alle vocazioni.

Vicino ai seminaristi

Tre le parole che il rettore don Marco Barontini sceglie per spiegarne il senso: affetto, fiducia e preghiera. «Il primo scopo della Giornata – dice nel suo messaggio alle comunità – è quello di far conoscere la realtà del Seminario che deve stare a cuore a tutti i fedeli e sacerdoti della diocesi. Conoscenza che deve far nascere affetto nei confronti di ciascun seminarista affinché possa prepararsi al meglio al ministero sacerdotale che gli sarà affidato dalla Chiesa; poi fiducia nei confronti del tema “vocazione sacerdotale” per far crescere nelle nostre comunità un atteggiamento che permetta una nuova fioritura di vocazioni; ed infine preghiera affinché il Signore continui a vegliare sul cammino formativo dei futuri sacerdoti e mandi nuovi operai alla sua messe».

Don Marco Barontini, rettore del seminario

Il tema della giornata

Il tema della Giornata 2024 è “Creare Casa”, lo stesso del sussidio diocesano per l’animazione nei gruppi giovanili del mese missionario in diocesi e della 61ª Giornata Mondiale per le Vocazioni che sarà il 21 aprile prossimo. È un’espressione di Papa Francesco nella Esortazione Apostolica post-sinodale Christus Vivit con cui invita ogni istituzione ecclesiale a sviluppare una capacità di accoglienza cordiale, creando legami che si costruiscono con gesti semplici. «Anche la comunità del Seminario – prosegue il rettore – vuole essere un luogo dove imparare a “creare casa”, divenendo scuola di comunione che possa veramente essere il cuore della diocesi».

La preghiera in seminario

Oltre che nelle parrocchie – domenica o secondo il calendario pastorale di ogni comunità – l’appuntamento sarà vissuto ovviamente anche in Seminario, domenica 28 gennaio dalle 15 alle 16.30 con l’adorazione eucaristica che si concluderà con la celebrazione dei vespri, sino alle 17. «Invitiamo del Seminario, gruppi, religiosi e religiose a partecipare a questo momento per pregare insieme per le vocazioni – afferma il rettore -. Affidiamo il cammino del Seminario e questa giornata di sensibilizzazione alla Madonna dal cuore d’Oro: il suo cuore di Madre vegli sui seminaristi e continui a chiamare giovani a donare la propria vita nel ministero sacerdotale».
Ma il Seminario accoglie i fedeli anche durante l’anno ogni mercoledì (nel tempo in cui i seminaristi sono in comunità) alle ore 21 per un momento di l’adorazione eucaristica, aperta a tutti.


La comunità e il cammino formativo

Ma da chi è composta la comunità del Seminario? Oggi i seminaristi sono in tutto 26. Quindici sono quelli diocesani – compresi i diaconi don Beniamino Agliati e don Vincenzo Formisano che saranno ordinati preti nel mese di giugno – mentre 11 arrivano dalle diocesi vicine: quattro da Biella, due da Vercelli, quattro da casale Monferrato e uno da Acqui.
«La comunità – spiega don Barontini presentando i nodi del cammino formativo (ne aveva parlato anche in questo editoriale per il nostro giornale)– è composta da persone provenienti da contesti e percorsi molto diversi tra loro: circa la metà ha già una laurea e molti hanno vissuto esperienze lavorative. Il percorso formativo deve tenere conto di queste diversità per meglio conformarle al cammino ecclesiale. Il confronto soprattutto su temi pastorali viene vissuto nello spirito di un “esercizio di presbiterio”, per abituarsi il più possibile a lavorare insieme, per meglio affrontare le sfide della nostra epoca segnata da confusione e grandi cambiamenti».

Il sostegno concreto

La Giornata del Seminario è occasione anche per sensibilizzare i fedeli sul sostegno concreto. «Il Seminario, seppur la nuova sede di Gozzano permetta una miglior sostenibilità economica, ha parecchi costi che solo in parte possono essere sostenuti dalle famiglie dei seminaristi con le rette – prosegue il rettore -. La comunità diocesana collabora alle spese con le offerte raccolte durante la Giornata del Seminario. Chiunque può fare offerte libere al Seminario e la nostra intenzione nei prossimi mesi è rilanciare le borse di studio in favore dei seminaristi che sono sempre state significative nella nostra diocesi».
È possibile donare attraverso un versamento sul Conto corrente con intestazione: Seminario vescovile – Novara, Presso: Banca Intesa San Paolo
IBAN: IT79 C030 6909 6061 0000 0168 716.

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