Se da nord, la Val Vigezzo onora il suo pittore Enrico Cavalli con una mostra (“Enrico Cavalli 1849-1919. Tra la Francia di Monticelli e la Val Vigezzo di Fornara e Ciolina”), da sud risponde Novara.
Parliamo dell’allestimento di una rassegna alla Galleria Giannoni che si propone di esplorare il rapporto tra Cavalli e Alfredo Giannoni.
L’inaugurazione è stata preceduta da una conferenza per esplorare “una storia di passione” che ha accomunato “il pittore vigezzino e il collezionista novarese”.
Se nella mostra di Santa Maria Maggiore si esamina l’attività artistica e didattica, ma anche la dimensione umana di Cavalli con la sua presenza e formazione in Francia, a Novara si prova a tracciare il percorso che ha condotto Alfredo Giannoni a essere uno dei principali ammiratori dell’arte del pittore della Val Vigezzo.
«Difficile – ha detto Elisabetta Staudacher, che con Lorella Giudici cura l’evento ossolano e che ha introdotto anche quello di Novara – ricostruire i rapporti tra i due. Dagli studi possiamo solo intuire
come Giannoni avesse avuto rapporti con Giovanni Battista Ciolina (1870-1955) e con Carlo Fornara
(1871-1968), altri due artisti vigezzini, che hanno seguito gli insegnamenti di Cavalli, conoscitore
dell’arte francese e storico innovatore della pittura vigezzina».
Nella collezione Giannoni, «sono presenti opere del primo periodo di Fornara. Alcune opere del primo periodo di Fornara. Alcuni studiosi hanno voluto usare come riferimento i testi della biblioteca che Giannoni ha donato ai musei civici. Qui sono presenti una serie di cataloghi di mostre. Il primo riguarda l’inaugurazione del palazzo della Permanente di Milano del 1886».
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