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Un medico di famiglia va in pensione (il dottor Gianfranco Bargeri, con ambulatori a Romagnano Sesia, Prato Sesia e Grignasco) e i mille pazienti restano “scoperti”.

Il copione si ripete da tempo, cambiano i paesi e le Aziende sanitarie locali coinvolte, ma il finale è ormai sempre lo stesso. In questo caso, quello che molti pazienti hanno lamentato ai sindaci dei rispettivi paesi, è lo scarso o nullo preavviso dato dal medico di famiglia, il quale sembrava indeciso tra il continuare sino alla fine dell’anno o andare in pensione subito, e alla fine ha optato per quest’ultima possibilità dalla fine di settembre.

Come prevedibile, alla fine è proprio ai sindaci di Romagnano, Prato e Grignasco che sono arrivate le richieste di aiuto, di informazioni e le lamentele dei cittadini.

«Il sindaco, in ultima analisi, è l’unico referente del cittadino, perché gli altri referenti istituzionali si possono defilare. Ci sono persone che hanno contattato il distretto di Gattinara dell’Asl di Vercelli, e si sono sentite rispondere che c’è un medico disponibile a Trivero».

Se già appare un tragitto lungo e tortuoso – circa 25 km da percorrere in circa 35 minuti dal centro di Grignasco al centro di Trivero – possiamo ben immaginare che per i tanti pensionati che non guidano sia praticamente impossibile.

I sindaci di Romagnano, Prato Sesia e Grignasco, ancora prima che la notizia dell’imminente pensionamento del dottor Bargeri fosse ufficiale, hanno contattato il direttore del Distretto dell’Asl di Vercelli, Germano Giordano, con il quale stanno studiando delle possibili soluzioni.
«Il Distretto, constatata la mancata disponibilità di nuovi medici di medicina generale a prendere servizio dal mese di ottobre, predisporrà un nuovo ambulatorio distrettuale per supportare i pazienti temporaneamente scoperti, circa un migliaio» fa sapere Giordano.

«Abbiamo veramente provato con tutte le strade possibili – sottolinea il sindaco di Romagnano Sesia, Alessandro Carini –. Ci eravamo mossi per trovare dei medici in pensione, i quali hanno dato la loro disponibilità, ma per ragioni burocratiche un medico in pensione può soltanto sostituire un medico di famiglia temporaneamente assente, ma non può rimpiazzarne uno che va in pensione». L’Asl ha poi fatto delle riunioni con i medici della zona, per verificare se potessero aumentare il numero degli assistiti, ma diversi di loro sono già in deroga ai massimali e quindi non possono prendere nuovi pazienti.

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