A Borgomanero, nel marzo 2020 la pandemia ha lasciato il segno: in casa o all’ospedale, i morti sono stati 92, nell’aprile dello stesso anno 100 rispetto a una media che si assesta intorno alle 50 unità. Tuttavia, il Covid ha anche stimolato nuovi investimenti nella sanità. Lo si è constatato all’inaugurazione delle nuove aree di terapia intensiva e semintensiva all’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero.
«L’impegno economico – ha detto Angelo Penna, direttore generale dell’Asl Novara – è stato di 2 milioni e 18 mila euro dei quali una metà dal decreto legge 34/2020 di riorganizzazione della rete ospedaliera.
Nei mesi di pandemia – ha aggiunto – si diceva che l’Italia avesse solo il 40% di posti dedicati all’intensiva rispetto alla Germania. Noi ora, a Borgomanero, siamo passati da 6 a 16 posti registrando un aumento del 100 per cento». «Nella sanità pubblica dobbiamo investire e lo stiamo facendo – ha detto convinto l’assessore regionale Matteo Marnati – Il bilancio regionale (complessivamente di 13 miliardi) è dedicato per l’80% alla sanità. Investiamo nelle strutture tenendo conto che il 78% ha più di 40 anni e il 22% risale addirittura all’inizio ‘900».
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